Passaporto digitale ESG: GenuineWay aiuta le aziende a raccontare la filiera sostenibile

La parola d’ordine è sostenibilità. Ma anche tracciabilità, trasparenza, tecnologia. Le mette tutte insieme GenuineWay, una start up specializzata sulle tematiche ESG / Environmental, Social and Governance.

Immagina di andare al supermercato per comprare una bottiglia di aceto di mele. Nella tua testa una vocina inizia a chiedersi: “Ma cosa ci sarà davvero dentro questo aceto? Saranno mele italiane? E da dove arriveranno?” Ecco, a questo punto immagina di prendere dalla tasca il tuo smartphone e d’inquadrare con il lettore qrcode il codice che c’è sull’etichetta digitale apposta sulla bottiglia. In pochissimi secondi – forse uno solo – avrai le risposte a tutte le tue domande. L’origine esatta delle mele – e non per dire: proprio il terreno su cui crescono gli alberi, in quella precisa zona di quella precisa regione –; come, quando e da chi vengono coltivate; come, quando e da chi vengono raccolte; come, quando e da chi vengono trasportate ecc. Insomma, una specie di passaporto virtuale del prodotto, che assicura un tracciamento puntuale e trasparente dell’intera filiera da consultare con un semplice clic. Veloce, rapido, sicuro e green. Ecco spiegata l’idea di GenuineWay.

Ci chiarisce tutto Amelia Bassini, COO & Co-fondatrice di questa giovane realtà.

 

“GenuineWay arriva sul mercato nel 2020, poche settimane prima dello scoppio della pandemia – spiega Bassini. Sentivamo il bisogno di unire l’esigenza dell’azienda di evidenziare la sua filiera produttiva d’eccellenza con il bisogno del consumatore di ricevere dati veritieri e reali sull’origine e sull’intero percorso dei prodotti che acquistava. Insomma, volevamo aiutare le imprese a diventare più trasparenti riguardo all’impatto ambientale e sociale della loro produzione, contrastando il greenwashing. Ma c’era un problema: per farlo, serviva trovare una soluzione non troppo onerosa per loro, non troppo farraginosa nella sua attivazione e davvero trasparente. L’abbiamo trovata nella tecnologia blockchain, un meccanismo di database avanzato che permette lo scambio di dati in maniera sicura e trasparente, appunto”.

 

GenuineWay nasce quindi come provider di blockchain orientato alle tematiche ESG, che aiuta le aziende a comunicare verticalmente le proprie scelte, dalle forniture, alla trasformazione ed ecosostenibilità del prodotto, per offrire maggiore trasparenza al consumatore e ai propri partner B2B.

 

In tre anni la start up è cresciuta in maniera esponenziale, coinvolgendo oggi importanti realtà imprenditoriali, e non solo nel settore food. “Le proposte GenuineWay sono nate per sostenere le imprese a digitalizzare e comunicare i valori dei loro prodotti in termini di sostenibilità ambientale, sociale ed economica – continua Bassini. Ovviamente il settore del food è quello di più rapida e intuitiva applicazione, soprattutto se pensiamo alle eccellenze italiane in questo settore, ma di certo non è l’unico: anche il mercato della cosmesi o quello della moda possono raccontare i loro valori e il loro impegno ESG attraverso la nostra etichetta parlante; persino le PA, con cui sempre più spesso ci troviamo a collaborare, possono sfruttare le nostre soluzioni per proporre o incentivare comportamenti sostenibili”.

 

Un esempio è il caso dell’app BeviMi, un progetto cofinanziato da Fondazione Cariplo e sostenuto da Coripet, promosso da CICMA, associazione lombarda di tutela acque, con le università milanesi Milano-Bicocca, Statale e Politecnico. L’idea era creare un’APP che stimolasse gli studenti a sfruttare le case dell’acqua installate nelle tre sedi universitarie per ricaricare le loro borracce e quindi evitare l’uso di bottiglie di plastica. La soluzione proposta da GenuineWay è stata appunto l’app BeviMi che attraverso un gioco a punti spinge i giovani a una speciale gara di sostenibilità, con tanto di classifica e vincitori finali. “Un altro recentissimo case-study che vede la partecipazione del settore pubblico è l’innovativo progetto che abbiamo avviato con H-Farm – ci racconta ancora Bassini –, il campus tecnologico universitario nato pochi anni fa in Veneto, con cui abbiamo avviato la piattaforma Treeceable che permette un tracciamento degli alberi del parco interno al polo, per monitorare l’impatto Co2 delle singole piante attraverso la scansione di un QrCode che fornisce al cittadino o visitatore del parco i dati dei vari alberi presenti”.

 

E se a essere tracciati fossero i rifiuti? Pensa ad esempio alla bottiglia d’acqua che hai appena smistato nel tuo mastello della plastica, non sarebbe interessante (e utile) conoscere la sua destinazione finale una volta trattata e riciclata? Con la soluzione proposta da GenuineWay è possibile farlo. “Un’applicazione virtuosa del nostro sistema è proprio nel tracciamento dei rifiuti – spiega Bassini –: anzi, questa è una delle sfide che lanciamo alle amministrazioni comunali. Tramite la tecnologia blockchain potremmo infatti arrivare a conoscere le fonti di provenienza e le varie percentuali delle materie prime con cui è realizzato un oggetto riciclato, quindi, ad esempio, acquistare un barattolo di plastica riciclata e sapere, tramite l’app che legge l’etichetta digitale, che quella plastica proviene da quel preciso territorio, è stata raccolta e lavorata in quello stabilimento, smistata in quella zona e così via”.

 

Insomma, nel mondo della digitalizzazione privata, ma anche e soprattutto in quella pubblica chiamata a trovare soluzioni green per abbattere i costi finali a carico dell’utenza e a offrire servizi sempre più efficienti e trasparenti, Genuine Way diventa un’opportunità tecnologica per raccontare il valore ESG che sta dietro ogni scelta o progetto. Per maggiori informazioni sulle soluzioni proposte, visita il sito www.genuineway.io

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